ASPARAGI E POESIA AL BONCUCIAR

“Sparasi lessi de Rivoli”

Questa preparazione è propriamente un piatto tipico della primavera quando le “sparasare” cominciano a fornire i primi delicati turioni, cioè i giovani germogli dei fusti aerei delle piante e continuano poi per lungo tempo a fornire gli squisiti asparagi. Nel veronese i territori sabbiosi, leggeri e con buon drenaggio delle rive dell’Adige e delle colline moreniche sono particolarmente adatti alla loro coltivazione. Pensate che a Rivoli Veronese avamposto sulla Valdadige i primi turioni di “sparasine” sono apparsi durante le guerre napoleoniche del 1797.

Sulla tavola della confraternita del Boncuciar gli asparagi hanno deliziato i numerosi ospiti presenti.

Un connubio tra gli asparagi di Rivoli dell’azienda Bertamè e quelli della pianura Veronese di Isola Rizza della azienda Bedendo.

Nedda Lonardi, poetessa e scrittrice di storia e tradizione veronese autrice di diversi libri, ad ogni convivio del Boncuciar , ci onora con una o più poesie scritte per l’occasione.

Per “SAOR L’ESSENZA DEL GUSTO” ha composto e declamato un’ode sul bianco ortaggio:

SPARASI

Ne la sparasara,

tamisà e ben lustrà

ve si sveiè stamatina

destirando i bianchi diei

verso el tiepido sol de april.

Cunè da on ventesel leser,

per onorar la primavera,

al par dei bei delicati fiori

ve si lassè arbinar in massi.

Primissie de la nostra tera,

rivando qua in sto logo,

cusinè e ben combinè

sora piati da le feste,

a tutti quanti avì regalà

el piaser del bon saor,

come storia e cultura vol.

Nedda Lonardi

Quete sono le tradizioni veronesi della “buona tavola” che il Boncuciar si prefigge di portare avanti sempre. Un ringraziamento va anche a Emilio che ci ha deliziato con la sua voce, cantando dei brani della tradizione italiana.

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